Rita, "la Santa della Rosa", viene festeggiata dai credenti di tutto il mondo il 22 maggio: un episodio miracoloso della sua vita la collega indissolubilmente al profumo più soave e delicato della natura.

Rita, la Santa della Rosa

S.Rita è una delle figure più invocate e venerate dai praticanti cattolici, in Italia e nel mondo e ad essa ricorre gente afflitta da molti problemi, nei casi disperati, soprattutto familiari: viene indicata anche come "la Santa della Rosa" in merito ad un episodio riportato nella sua biografia poco prima della sua morte, evento reso attendibile da diverse testimonianze raccolte nel processo per la beatificazione concluso nel 1626.
La Santa, nel gennaio 1457, mentre era malata e costretta a letto nella sua cella monastica di Cascia, chiese a una cugina venuta in visita di portarle da Roccaporena, il suo paese natale, due fichi e una rosa dall’orto della casa paterna. Ma siamo in inverno e la cugina l’asseconda, pensandola nel delirio della malattia. Tornata a casa, la giovane parente trova in mezzo alla neve una rosa e due fichi e, stupefatta, subito torna a Cascia per portarli a Rita. La Santa morì qualche mese dopo e viene riportato che le campane suonarono a morto da sole, mentre un profumo soavissimo si spandeva per tutto il monastero.
Da allora, la rosa è il simbolo ritiano per eccellenza: come la rosa, Rita ha saputo fiorire nonostante le spine che la vita le ha riservato, donando il suo buon profumo a Cristo e sciogliendo il gelido inverno di tanti cuori. I resti della Santa sono conservati a Cascia, all'interno della basilica a lei dedicata, posto in una teca all'interno della cappella. Ancora oggi si dice che ogni qualvolta Rita interceda per un miracolo il suo corpo emani un gradevolissimo profumo di rosa.

Riferimenti