L'olio essenziale di Verbena deriva dalla pianta conosciuta in nomenclatura botanica con il nome di Verbena officinalis , una pianta della famiglia delle Verbenaceae. Questa pianta, che non deve essere confusa con la Verbena odorosa o Lemon Verbena (Lippia citriodora), è una pianta erbacea perenne facilmente distinguibile per i suoi frutti lilla o rosa delicatamente profumati; si trova comunemente nei prati, ai cigli delle strade, lungo i muri e nei terreni incolti. Conosciuta nei tempi antichi i latini la chiamavano "Herba veneris" ed era celebrata come erba dell’amore, con proprietà afrodisiache: la consideravano magica oltre che medicamentosa. Veniva usata per i filtri d’amore e gli indovini la bevevano prima di fare predicazioni. Per questa venerazione anche chi la portava addosso era considerato sacro: si adornavano di foglie e fiori di verbena soprattutto i "verbenari" (messaggeri-ambasciatori dell’antica Roma) incaricati di stipulare alleanze con il nemico, sperando che la verbena garantisse la loro incolumità. Gli antichi romani la utilizzavano per cerimonie religiose e veniva bruciata insieme all’incenso, veniva posta sugli altari, pubblici e domestici, utilizzata per adornare le statue delle divinità e bruciata per purificare gli ambienti. Gli alchimisti la chiamavano il “sangue di Mercurio”, perché ne apprezzavano le qualità nervine e mercuriane, le capacità di rilassare e chiarificare la mente. Queste qualità meditative, erano molto apprezzate anche in India, tra i buddhisti.
- Metodo di estrazione
- Distillazione in corrente di vapore.
- Parte utilizzata
- Foglie fresche.
- Rendimento
- La resa della distillazione è molto bassa: solo 1 millitro di olio essenziale per chilo di foglie.
- Nota olfattiva
- E' una nota di cuore : profumo fresco agrumato, limonaceo, floreale-fruttato.
- Profilo aromacologico
- L'olio essenziale di Verbena è riequilibrante del sistema nervoso, rilassa e favorisce il buon umore. E’ un essenza particolarmente indicata negli stati di tensione nervosa, stress, ansia e panico, stanchezza psicofisica. E’ quindi utile quando ci si sente apatici, svogliati e disinteressati, quando si soffre di depressione. È adatta negli ambienti di lavoro per la sua azione benefica sulle facoltà mentali; migliora la concentrazione, contrasta svogliatezza e disinteresse. È l’essenza dell’attenzione, da usare in ufficio o per evitare distrazioni durante lo studio e la lettura, per concluedere lavori che sembrano interminabili.